SOCI FONDATORI

Piacere, sono Olga!
Fino al gennaio 2022 io e mio marito Salvatore eravamo la coppia più felice e affiatata del mondo.
Insieme per 27 anni, stretti nella vita e nel lavoro, abbiamo affrontato un percorso meraviglioso. Tante vette raggiunte, tanti sogni realizzati. 
Ora Salvatore non c’è più, ma nei suoi ultimi mesi di vita che ha trascorso a Villa Beretta ha incontrato tante splendide persone: Enrico, Gabriele ed insieme a loro ha creato l’Associazione Positive People.
Questo è stato l’ultimo e il più importante dei suoi progetti, e ora io al suo posto, per lui e con lui nel cuore, partecipo nel portarlo avanti.
Cercheremo di alimentare la fiamma della positività tra i pazienti ed ex pazienti di Villa Beretta, come voleva Salvatore, perché sappiamo sulla nostra pelle quanto è importante essere positivi nonostante tutto il dolore, l’impossibilità di tornare come prima, e il lutto.

Piacere sono Enrico!

Sono sempre stato uno sportivo, competitivo per natura. Ho sempre cercato di raggiungere obiettivi e di migliorarli. Nel running, la mia prima passione, ho perseguito e realizzato diversi traguardi. Ma è nel volo, in tutte le sue forme, dove trovo la mia dimensione. Fa parte del mio essere, del mio carattere, amo gli spazi infiniti, sentire il vento in faccia e godere di quella vista privilegiata che ti dà una prospettiva diversa nel vedere il mondo e le cose, è come essere in un altra dimensione. Ecco! Volevo parlare proprio di questo. La dimensione in cui si vive. La dimensione che si sceglie, ci si costruisce, per vivere appagati, per perseguire la felicità insomma, la tua vita. Prima che un evento la faccia cambiare. Un cambiamento però che non decidi…
Per un banale incidente, con esiti tutt’altro che banali, mi sono ritrovato in un attimo in una dimensione che non ho scelto e che sono costretto ad affrontare. Ripetevo dentro di me incredulo: ci è voluto un attimo, una frazione, un battito di ciglia un semplice inciampo. Poi la consapevolezza di essere diverso da prima. La realizzazione che la tua dimensione è cambiata e forse non sara’ mai più la stessa. Ma lo sconforto non può avere il sopravvento, mi guardo intorno e ci sono realta’ che peggiori delle mie, io devo solo ritornare ad avvicinarmi nuovamente alla mia dimensione. In questo passaggio fondamentale non puoi dimenticare i momenti davvero difficili dai quali sei uscito, chi ti ti ha curato, ma soprattutto non puoi dimenticare i tuoi compagni di “viaggio”: chi ha sofferto con te e più di te, talvolta non raggiungendo un traguardo, ma perseguendolo fino all’ultimo. L’ associazione nata in questo percorso di riabilitazione ha lo scopo di contenere in un involucro tutte queste dimensioni. Per non dimenticare, per non mollare e soprattutto per diffondere un atteggiamento positivo verso tutte le persone che a Villa Beretta vengono per essere curate. 

Piacere sono Anna! 

e poco tempo fa ero “una ragazza normale”, o forse ero solo io.

Sono i miei tre soci, gli inventori di Positive People che, quando mi hanno chiesto di unirmi a loro, mi hanno stupita. hanno rivelato qualcosa che non vedevo: io? Positiva? No, sono solo disperata ragazzi!
Era l’inizio, e mi sentivo sul fondo del pozzo, al buio. Non so cosa hanno visto in me (forse anche loro erano un po’ al buio..) ma hanno svelato una scintilla, la voglia di vivere.
Io ero una che ne aveva di voglia, tanta. Ero una che se c’era il cielo blu si emozionava, una a cui bastava poco per ridere e ringraziare di tanto.
Poi mi sono capovolta. Per un po’, a tratti anche ora, sempre.
Adesso credo di essere ancora io. In effetti pensavo di no, a un certo punto ho pensato di essere cambiata, ammetto.
E quando sono tornata a casa, dopo il ricovero in ospedale prima e a Villa Beretta poi, avevo paura a farmi vedere dalla mia famiglia, dalle persone care.. avevo paura di fare paura.

Questa mattina sono uscita a bere un caffè con un’amica e lei ha detto “che bello rivederti”

E si, sono ancora io, solo io.

Piacere sono GAbriele

Dopo l’incidente, quando riaprendo gli occhi ho capito la gravità della situazione, ho pensato a due cose. Prima di tutto che sarebbe stata lunga, infinitamente lunga e dolorosa ma che avrei dovuto viverla come una di quelle operazioni di notte d’inverno, dove devi restare ore e ore al buio, al gelo e ben sapendo che se qualcosa va storto ci si lascia la pelle, ma con la consapevolezza che la mattina sarebbe arrivata e il sole sarebbe sorto ancora.
Poi mi sono detto: io da qui uscirò con e sulle mie gambe.
In Villa Beretta sono rimasto per 10 mesi e in questo lungo percorso ho incontrato Salvatore e Enrico. Con loro, da subito, l’amicizia è stata intensa e sincera. E proprio con loro abbiamo dato vita alla PP. Non potrò mai dimenticare le nostre serate ” da carbonari”
Poi è arrivata Anna e anche con lei ci siamo da subito affiatati. Nel momento più difficile della nostra vita abbiamo trovato la positività e l’abbiamo incanalata a servizio degli altri, di chi sta vivendo in quella palude pericolosa e insidiosa che è la malattia.
Qui ho anche capito l’importanza di avere al fianco una persona come mia moglie ♥️ unica e insostituibile!!
Oggi posso dire di essere più forte, consapevole e determinato. E soprattutto voglio poter fare la differenza per chi sta male, per chi ne ha bisogno. Perché comunque vada il sole sorgerà sempre!P